Qualche settimana fa mi sono ritrovato a leggere su una simpatica rivista gratuita sponsorizzata dalla Shinga Beer, una delle marche di birra tailandesi più diffuse, un articolo dal titolo “20 Must To Do Things in Bangkok” ovvero “le 20 cose che non si possono non fare durante una vacanza a Bangkok”.
Con piacevole sorpresa mi sono reso conto che inconsapevolmente negli oltre 3 anni di residenza tailandese mi mancava solo una delle esperienze descritte ovvero indossare “pantaloni cargo” e scarpe da ginnastica e, munito di macchina fotografica, avventurarmi in uno stravagante safari metropolitano, con tanto di appostamenti e levataccia all’alba.
Se ti piacciono gli animali come a me e hai la passione per la fotografia (ammetto di non essere molto bravo e di usare spesso il cellulare invece della macchina fotografica) fare una passeggiata a Lumphini Park può riservarti diverse sorprese.
Questo è il “Central Park” di Bangkok, ovvero 58 ettari di verde pubblico nel cuore della città, interamente non fumatori (multe fino a 2000 baht per chi contravviene al divieto), con alberi e aiuole, canali, laghetti artificiali, aree per concerti, aree attrezzate per il gioco dei bambini, piscina pubblica, campi da tennis, palestre e tutta una serie di attività da praticare all’aria aperta (con tanto di corsi gratuiti di Tai Chi e aerobica).
Il nostro safari comincia da qui.
Puoi arrivare a Lumphini comodamente con lo Skytrain (BTS fermate di Sala Daeng o di Ratchadamri) o con la metropolitana (MRT fermata di Silom).
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Nonostante sia vietato portare i cani a passeggio all’interno del parco, il numero di cani randagi che vagano per Lumphini Park è elevato, come d’altro canto per tutta la città.
Questi convivono pacificamente con i numerosi gatti (ovviamente “siamesi”) ma non rappresentano di certo l’incontro più emozionante che tu possa fare.
Fra le specie di uccelli più facili da riconoscere (oltre ai numerosi passerotti, piccioni e corvi) di certo c’è la Garzetta (egretta garzetta) un piccolo airone bianco candido con apertura alare di circa un metro, dal corpo snello, collo sottile, zampe e becco neri.
Ce ne sono diversi esemplari che nidificano sulla cima degli alberi del parco e che volano radenti l’acqua del lago e si nutrono dei pesciolini che abbondano nei canali e laghetti.
Meno facili da vedere, sia per il numero ridotto di esemplari che per le dimensioni ridotte è il Martin Pescatore.
Oltre agli uccelli sia il Parco Lumphini che i numerosi corsi d’acqua sparsi per Bangkok sono popolati da diverse specie di pesci e rettili.
Le tartarughe d’acqua sono un incontro comune, ma d’altro canto, lo sono oramai anche in diversi giardini italiani, come Villa Borghese a Roma.
Meno comune è invece l’incontro con il varano (Varanus salvator) o water monitor, una lucertolona che può arrivare a misurare fino a oltre 3 metri di lunghezza e oltre 20 kg di peso.
È molto diffuso in tutta la Thailandia e nel sudest asiatico.
La prima volta che mi sono imbattuto in un esemplare stavo passeggiando accanto al fossato che circonda la Residenza Reale di Bangkok e credevo d’aver visto un coccodrillo!
Durante il safari a Lumphini è facilissimo imbattersi in questi timidi animali capaci di nuotare abilmente, di arrampicarsi sugli alberi e che attraversano indisturbati i viottoli in genere con una preda in bocca.
Puoi guardare un video su youtube che ho realizzato con 2 esemplari che lottano; voglio rassicurarti comunque sul fatto che sono animali innocui e che fuggono quando vengono disturbati o ci si avvicina troppo.
Continuando i nostri appostamenti è possibile imbattersi anche in diversi mammiferi.
In assoluto il più diffuso è il ratto ma non credo che questo ti sorprenda o sia interessante.
Ti faccio però presente che non è difficile vedere questi animaletti affollare i cumuli d’immondizia abbandonati lungo i marciapiedi o “passeggiare” indisturbati fra i piedi dei clienti di un qualche ristorante di strada.
In certe zone della Thailandia può capitare anche di vederli arrostiti e offerti come prelibatezza culinaria – “de gustibus non disputandum est”.
Di sicuro risulta molto più simpatico un altro roditore, lo scoiattolo!
Quasi ogni mattina ce ne sono un paio che sembrano accompagnarmi alla fermata del treno, passeggiando a mezz’aria sui fili della luce e rincorrendosi acrobaticamente.
Ce ne sono moltissimi esemplari anche nei parchi ovviamente e non è difficile vederli anche se sono notevolmente più timidi di quelli che popolano i parchi londinesi.
Trascorrendo la giornata all’aria aperta il numero di animali liberi per la città in cui ti potrebbe capitare di imbatterti è davvero incredibile.
Chissà che tu non abbia la fortuna di vedere anche uno squalo!
Non sto scherzando, c’è un’intera sezione del Chatuchak weekend market dove vendono qualsiasi tipo di uccelli, pesci, rettili e mammiferi ma le foto non sono consentite!
Un incontro per fortuna sempre più raro a Bangkok è quello con gli elefanti.
In genere si tratta di giovani esemplari accompagnati fra i turisti dai proprietari che non hanno altro modo per rendere remunerativo l’animale se non quello di chiedere soldi in cambio di una foto o delle canne da zucchero da dare al povero animale disorientato.
Esiste una legge che vieta l’ingresso a Bangkok con i pachidermi ma, nonostante gli sforzi compiuti, di tanto in tanto è ancora possibile vederne.
Il mio personale consiglio è di evitare di dare soldi in modo che forse, spero, il proprietario si convinca a fare ritorno in campagna dove di certo per l’elefante le condizioni di vita sono più adeguate alla sua natura.
Restiamo ancora a Bangkok.
Voglio parlarti di Wat Kmaek Silom o più propriamente Sri Maha Mariamman Temple…
Andrea