Mi ricordo ancora quando guardando le splendide immagini del film The Beach (2000, di Danny Boyle con Leonardo Di Caprio e Virginie Ledoyen) sognavo di potermi tuffare nelle verdi acque di quello che ritenevo un paradiso irraggiungibile.
A distanza di 8 anni quel sogno si è trasformato in realtà e chissà che un giorno non possa anche tu nuotare nelle acque cristalline di quel paradiso.
Avrai capito che per introdurre questa nuova tappa del nostro viaggio virtuale in Thailandia ho scelto di parlarti delle isole più famose della Thailandia nonostante questo non sia il periodo migliore per visitarle.
Le isole Koh Phi Phi si trovano infatti sul versante ovest della penisola, nel Mar delle Andamane e sono soggette ad un tempo molto variabile nel periodo che va da maggio a inizio novembre.
Improvvisi temporali e giornate grigie possono rendere sgradevole il tragitto in barca per raggiungerle o limitare la visibilità in acqua tanto da impedire le immersioni o anche il semplice snorkeling.
Premetto che la fama dovuta alla pellicola cinematografica fa si che la spiaggia di Maya Bay sia sempre superaffollata e che il paradiso che Boyle ha magistralmente immortalato in realtà sia sempre puntinato da numerosi motoscafi ancorati e gente seminuda sdraiata sulla sabbia della piccola spiaggia.
Nonostante il turismo di massa (soprattutto durante l’alta stagione che va da novembre a maggio), le rocce calcaree che emergono dalle acque e i coralli parzialmente distrutti dallo tsunami del 2004, rappresentano un habitat ideale per numerosissime specie di pesci e la meta preferita per chi durante una vacanza nella Terra dei Sorrisi vuole avere l’effetto “io ci sono stato!”.
Per me l’effetto è stato più quello di trovarmi dentro una cartolina.
***
Ti starai forse domandando perché per Koh Phi Phi si usi il plurale “isole”.
Semplice.
Il piccolo arcipelago è formato da 2 isole principali e 4 minori (poco più di semplici lastre rocciose emergenti dalle acqua).
Le 2 più importanti sono entrambe chiamate Phi Phi: Phi Phi Don è la maggiore delle 2 e l’unica sulla quale siano presenti strutture ricettive e abitanti permanenti; Phi Phi Leh è quella immortalata nel film The Beach.
Come arrivare?
Il mezzo più economico (e secondo me sicuro) con cui puoi raggiungere Phi Phi è via mare mediante piccole navi (impiegano circa 1 ora e mezza) o veloci motoscafi (arrivano in soli 45 minuti) che partono più volte al giorno da Phuket, Krabi o Koh Lanta (da qui solo in alta stagione).
L’alternativa è da Phuket direttamente in idrovolante.
Phi Phi si trova a circa 50 km sia da Phuket che da Krabi.
I prezzi sono variabili a seconda del mezzo – intorno ai 500 baht per il ferry.
All’arrivo dovrai pagare una tassa di 20 Baht (al 2010) in quanto si tratta di un parco naturale.
La visita di Phi Phi può essere organizzata anche come semplice escursione di 1 giorno, da Phuket o da Koh Lanta, con possibilità di fare snorkeling e visitare le isole a piedi oppure puoi programmare un soggiorno di alcuni giorni in uno dei resort di Koh Phi Phi Don (sembra assurdo ma ce ne sono una sessantina, alcuni dei quali in angoli isolati e tranquilli come il Phi Phi Island Village Beach Resort And Spa).
Una volta arrivato potrai facilmente organizzare direttamente sul posto le varie attività, contrattando direttamente lì il prezzo sia per le immersioni (la maggior parte delle strutture noleggiano tutto l’occorrente per esplorare i fondali della zona) che per le escursioni di snorkeling.
È stato proprio qui che per la prima volta ho nuotato con gli squali dalla pinna nera, in realtà con i cuccioli, creature timide e affatto pericolose.
Sull’isola sono presenti diverse scuole fra cui la Phi Phi Scuba Diving Center riconosciuta SSI e PADI.
Potrai anche affittare dei kayak e esplorare in piena libertà le diverse piccole baie e spiagge, fra cui Monkey Beach (dove io non ho visto neppure una scimmia ma è molto tranquilla ed appartata).
Una cosa che non puoi non fare è camminare fino al punto panoramico che si trova a circa 40 minuti a piedi dal villaggio di Koh Phi Phi Don.
Dopo la passeggiata rigorosamente in salita ti ritroverai su una piattaforma a 180 m s.l.m. da cui potrai godere di un panorama davvero unico.
Per quanto riguarda il mangiare devo dire che i prezzi sono piuttosto “turistici” e che quasi tutti i ristoranti offrono sia piatti della cucina tailandese che internazionale.
Ti sottolineo solo che in questa parte della Thailandia potrai gustare piatti al curry caratteristici del sud come il Geng Som Pla o Geng Gai (a seconda che tu preferisca pesce o pollo).
Ottimo il pesce fresco e tutto quello che è a base di frutti di mare.
Voglio concludere il nostro soggiorno a Koh Phi Phi ricordando uno dei sopravvissuti allo tsunami del 2004 e che trovò la forza di rimettersi in carreggiata e riaprire proprio a Koh Phi Phi Don il suo ristorante “L’Italiano”.
Sto parlando di Luciano Butti, expat in questo paese come me, atrocemente assassinato a Phuket nel marzo scorso.
La prossima volta ci spostiamo nel Golfo, dove il tempo ancora permette di godere di bel tempo e relax.
Andrea