Proseguendo verso nord il viaggio che da Bangkok ci ha portati a Sukhothai, con altre 6 ore circa di macchina riuscirai a percorrere i circa 300 km che ti separano da Chiang Mai.
Questa splendida cittadina, capoluogo dell’omonima provincia, si trova nella zona più montuosa della Thailandia, adagiata nella valle del fiume Ping e rappresenta la seconda città per estensione e popolazione dell’intero paese.
Si tratta di una delle città comprese nel triangolo d’oro, ovvero nella seconda area asiatica dopo l’Afganistan per la produzione dell’oppio, compreso fra la Birmania, il Laos, la Thailandia e il Vietnam.
I papaveri da oppio, coltivazione ora illegale in Thailandia, sono visibili tuttora in alcuni villaggi delle montagne.
Chiang Mai venne ufficialmente fondata nel 1296 da Re Mengrai che vi spostò da Chiang Rai la capitale del Regno Lanna.
Successivamente subì diverse invasioni sia da parte dei birmani che da parte dei tailandesi.
Venne ufficialmente e definitivamente annessa alla Thailandia solamente nel 1791.
Arrivando da Bangkok ti sembrerà surreale che una città con 1 milione di abitanti possa tuttora conservare un ritmo e una qualità di vita che da noi si possono forse ancora trovare in pochi paesini.
In effetti Chiang Mai, se non fosse per la carenza di lavoro per un italiano, sarebbe la mia città ideale, sia per lo stile di vita che per le caratteristiche meteorologiche.
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Parto proprio dal parlarti del tempo.
Sono stato a Chiang Mai diverse volte e posso confermare che il clima varia a seconda del periodo dell’anno in cui deciderai di andarci.
La stagione considerata fredda – che i tailandesi amano chiamare inverno – va dalla fine di ottobre alla fine febbraio ed è caratterizzata da una notevole escursione termica fra il giorno e la notte (la notte ti conviene avere a portata di mano una felpa perché la temperatura può scendere fino a circa 12 gradi contro gli oltre 30 del giorno); la stagione calda inizia ai primi di marzo e dura fino a fine maggio con le temperature che scendono difficilmente sotto i 25 gradi.
La stagione delle piogge (da giugno a metà ottobre) il tempo è caratterizzato da piogge più o meno frequenti e tante zanzare.
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Ma la caratterizza più impressionante di Chiang Mai è senza ombra di dubbio il numero di templi buddisti disseminati nel territorio: oltre 300 Wat (Tempio in tailandese).
Wat Phrathat Doi Suthep è il simbolo della città anche se in realtà si trova a 15 km sulla montagna Doi Suthep che domina Chiang Mai e regala un panorama davvero incredibile.
Venne fondato alla fine del XIV Sec.
Non dimenticarti di scattare una foto alla statua dell’elefante bianco (gli elefanti bianchi in Thailandia appartengono al Re) che secondo la leggenda scelse di morire dove ora sorge il tempio mentre trasportava delle reliquie di Buddha.
Dal parcheggio il tempio si può raggiungere mediante una scalinata composta di 309 gradini oppure mediante una funicolare gratuita.
Il tempio più antico di Chiang Mai invece è Wat Chiang Man, costruito nel 1297.
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Ma Chiang Mai offre molto di più dei templi.
In primo luogo devo dire che le tradizioni e le festività della cultura tailandese sono particolarmente sentiti a Chiang Mai e quindi se arriverai qui a Novembre per il Loy Kratong o in aprile per il Songkran avrai la possibilità di vedere l’intera città in festa, con gente ovunque pronta a divertirsi e a festeggiare.
Io ho avuto la fortuna di assistere in un tempio di Chiang Mai al lancio di 10 mila lanterne volanti (una sorta di piccole mongolfiere di carta) e ti assicuro che il cielo sembrava aver acquistato nuove costellazioni!
Fuori dal centro storico le montagne sono ricoperte da una fitta foresta in cui si celano numerosi piccoli villaggi e alcune tribù delle montagne, comprese le tribù delle Donne dal Collo Lungo (che esiliate dalla vicina Birmania si sono rifugiate in Thailandia dove però hanno pochi diritti e non sono ben viste – sopravvivono essenzialmente in un quasi completo isolamento culturale e guadagnando pochi soldi facendosi fotografare dai turisti o vendendo articoli artigianali).
Interessanti (anche se non meno turistici) sono gli Elephant Trekking; se hai a possibilità ti consiglio però di concederti almeno 3 giorni in un centro di recupero degli elefanti, dove potrai imparare qualcosa in più su questo affascinante animale ancora abbastanza diffuso qui in Thailandia.
Sono circa 2000 gli esemplari che vivono in libertà e pochi di più quelli che si trovano in cattività, per lo più negli “elepahant camp” per turisti.
Uno dei più attivi centri asiatici di conservazione è il Thai Elephant Conservation Center (TECC) di Lampang non molto lontano da Chiang Mai.
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Voglio concludere con un paio di consigli:
Il centralissimo Smile House Chiang Mai su 5 Rachamankha Soi 2, Phra Singh, ha prezzi da guesthouse (14 € a notte per 2 persone) ma offre, oltre alla comoda posizione, camere pulite (ma non superaccessoriate), una piscina e una vasca idromassaggio comune.
Lungo il fiume ci sono molti ristoranti.
Io ogni volta che vado a Chiang Mai non mi perdo una cena al The Riverside o al The Good View, due ristoranti praticamente uno attaccato all’altro, dall’atmosfera molto rilassante e con un vasto menù sia di cucina tailandese che occidentale.
Prossima tappa?
Che ne dici di un po’ di mare?
Andrea