Homepage ufficiale Time in Jazz
Berchidda è un comune sardo di circa 3.000 abitanti a 40 chilometri da Olbia, che sorge a 300m del livello del mare, ai piedi della catena del Limbara.
Il paese ha dato i natali al trombettista Paolo Fresu, che in questo piccolo paese ha mosso i primi passi nel mondo della musica suonando nella banda musicale locale.
Compositore, trombettista e flicornista Fresu, è un jazzista di fama internazionale, uno dei più apprezzati nella scena europea, per il suo suono, più volte paragonato a quello di due leggende come Miles Davis e Chet Baker.
Profondamente legato alla sua terra Fresu è anche il fondatore e organizzatore di un’importante festival Internazionale, il Time in Jazz che dal 1988 ospita i piu’ grandi interpreti del jazz italiani e internazionali, e non solo.
L’Associazione Culturale Time in Jazz è attiva anche nell’organizzazione di altre manifestazioni e iniziative culturali in diversi momenti dell’anno, in particolare con la rassegna Altri Tempi, incentrata sul cinema, il teatro e la musica.
Il festival Time in Jazz, che si svolge ogni anno a cavallo di ferragosto (quest’anno dal 9 al 16 di agosto) è un momento imperdibile per gli appassionati di questo genere musicale e offre ogni anno in maniera diversa una chiave per scoprire o riscoprire la storia del jazz, il suo percorso storico, culturale con l’ausilio di mostre, conferenze, incontri vari con i musicisti.
Oltre alla musica, infatti ogni anno tante attività collaterali:
-il P.A.V., la sezione di Time in Jazz dedicata alle arti visive;
-la rassegna di film e documentari curata quest anno dal regista Gianfranco Cabiddu;
– le varie iniziative di sensibilizzazione ambientale raccolte sotto l’insegna di “Green Jazz”, un importante progetto di sensibilizzazione ecologica che mira a ridurre l’impatto del festival sull’ambiente e sulle risorse naturali del territorio.
Anche quest’anno spazio al gruppo composto dai migliori allievi della passata edizione dei Seminari Jazz di Nuoro, l’iniziativa didattica che si tiene ogni estate nel capoluogo barbaricino.
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L’epicentro del festival è Berchidda dove si concentra il grosso della programmazione, ed in particolare i concerti serali nell’arena allestita in piazza del Popolo ma, da diversi anni il festival coinvolge anche diversi altri centri del nord isolano, fra la Gallura e il Logudoro: Olbia, Tempio Pausania, Codrongianos, Chilivani, Oschiri, Tula, Mores, Telti, Ittireddu, Pattada.
In ogni giornata del festival questi piccoli paesi, nel mattino e nel pomeriggio, si animeranno nel segno del jazz con un circuito di concerti fra boschi, chiesette di campagna, e spazi di particolare significato storico, naturalistico e socio-culturale.
Proseguendo il percorso dedicato ai quattro elementi naturali, inaugurato due anni fa, dopo Acqua e Aria è questo l’anno della Terra, scelta che sta caratterizzando sempre di più Time in Jazz come un festival biologico, eco-sostenibile, in sintonia con l’ambiente.
Il cast di artisti che si esibiranno quest anno è di livello internazionale e comprende, tra gli altri, il grande Ahmad Jamal, la cantante maliana Traorè, Pierre Favre e il suo quartetto di percussioni alle prese con le pietre sonore dello scultore sardo Pinuccio Sciola, Les Tambours de Brazza con la loro trascinante musica, e molti altri.
All’Agnata, il consueto omaggio a Fabrizio De André che quest’anno chiama ad interpretare lo straordinario patrimonio artistico di Faber il figlio Cristiano.
Riflettori puntati naturalmente anche su Paolo Fresu, che si esibirà in solitaria e con l’attore Marco Baliani.
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Chiuse le otto giornate berchiddesi, ritorna infine Time in Sassari, consueta appendice di Time in Jazz in programma il 17 e il 18 agosto a Sassari, ma con tappe anche a Osilo, Sorso e Cheremule.
Per chi si trovasse in sardegna a luglio e avesse voglia di ascoltare Paolo Fresu con la sua tromba questo è l’anno giusto.
“Cinquant’anni suonati”, vedrà fino a fine luglio il trombettista sardo ripercorrerre la sua carriera artistica attraverso un lungo viaggio che in 50 giorni lo porterà in altrettante localita dell’isola: ogni giorno una location differente, ma dal sicuro fascino, come il villaggio nuragico di Barumini, l’area archeologica di Santa Cristina a Paulilatino, il tempio punico-romano di Antas a Fluminimaggiore, il borgo medievale di Castelsardo, il suggestivo paesino di Carloforte sull’isola di San Pietro, le vestigia punico-romane di Nora.
Nei concerti (tutti gratuiti ad eccezione della data di chiusura, il 31 luglio a Cagliari) si esibirà con molti degli artisti, jazzisti e non , con i quali ha condiviso i suoi primi trenta di intensa attività musicale: un omaggio alla sua terra e a chi vorrà ascoltarlo.
Articolo di
Bianca Ferracani