Foto di Simona Marsella, il Tempio di Segesta

Ti avevo lasciato a Scopello, tra mare, sole e specialità culinarie.

Continuiamo il nostro giro e rimaniamo nella provincia di Trapani: sempre ad ovest saliamo fino alla punta, anzi al “capo”, a San Vito lo Capo.

Rinomata meta turistica, soprattutto per la sua incantevole spiaggia, è famosa soprattutto per il festival internazionale del cous cous che si tiene a settembre e vede impegnati chef proveniente da 8 paesi.

Proprio perché è così famosa ti consiglio di non andarci nel fine settimana, anche perché qui si riversano tutti i palermitani rimasti in città.

Se vieni in macchina ci sono dei parcheggi comunali dove lasciarla pagando una tariffa giornaliera, non lontano dal lungomare.

La spiaggia bianchissima è lunga quasi 3 chilometri, tutti ugualmente spettacolari, dove si alternano zone attrezzate o meno; l’acqua è di un azzurro chiarissimo, che diventa più blu andando a largo, là dove aumenta la profondità.

E’ molto piacevole anche passeggiare per il paese, fra le ampie e curate vie del centro, rigorosamente interdette al traffico automobilistico: siediti ad uno dei tanti bar e gustati in pieno relax un’ottima granita oppure il “Caldofreddo”, dolce tipico di queste parti fatto con pan di spagna, gelato al caffè, panna montata e cioccolata calda versata sopra, una vera delizia nonché bomba calorica.

Se poi vuoi stare più tranquillo lontano dall’affollamento ti do una dritta: un’altra spiaggia molto meno frequentata infatti è quella di Castelluzzo, situata 8 chilometri prima di San Vito, raggiungibile seguendo le indicazioni lungo la strada.

Meta preferita di camper, è una lunga distesa di sabbia e scogli: non è attrezzata, quindi ricordati di portarti acqua e viveri, ma il mare è altrettanto bello.

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La Sicilia però non è solo mare.

In questa zona nord-ovest dell’isola particolarmente interessante è il parco archeologico di Segesta; ti consiglio però di non andarci nelle ore più calde e di portarti abbondante acqua e un cappello per riparti dal sole.

Puoi accedere agli scavi pagando un biglietto di 6 euro, che ti dà diritto anche ad usufruire di un servizio navetta per gli spostamenti interni, particolarmente comodo in estate quando fa molto caldo.

Da una parte si erge maestoso il Tempio dorico (vedi foto iniziale), con le sue 36 colonne ancora intatte, mentre dall’altra, a 2 chilometri di distanza, troneggia su una collina il Teatro.

Edificato probabilmente intorno al III secolo a.C., d’estate viene ancora utilizzato per diversi spettacoli tra cui concerti ma anche commedie e tragedie, così come nell’antichità.

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Un altro incantevole borgo da non perdere è Erice.

A 15 chilometri da Trapani sorge questa splendida cittadina medievale: posta a 750 metri di altezza sul livello del mare è un piccolo rifugio dal caldo soprattutto nel periodo estivo.

Ci si arriva percorrendo curve e tornanti ma una volta arrivati in cima avvolti nelle nuvole sembra di essere in paradiso.

La vista è spettacolare grazie alla splendida posizione panoramica: se il cielo è limpido è addirittura possibile scorgere l’Etna.

Una volta arrivato non devi far altro che perderti tra le vie e i vicoli acciottolati, difficilmente affollati: si susseguono cortili pieni di piante, chiese, conventi e botteghe di artigianato con le loro ceramiche e tappeti variopinti.

Spettacolare è anche la pasticceria ericina: ti consiglio assolutamente di andare alla famosa bottega di Maria Grammatico, dove una volta entrato avrai solo l’imbarazzo della scelta tra dolci alle mandorle, genovesi (pasta frolla ripiena di crema pasticcera) e cassatelle (dolci fritti a forma di mezzaluna ripieni di ricotta con gocce di cioccolato).


Foto di Simona Marsella, Erice

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Proseguendo nell’itinerario arriviamo a Trapani, la città fra due mari.

Sviluppata intorno al suo porto, è dominata da cinque torri, antiche roccaforti per la difesa della città; ha subito nella storia diversi influssi e dominazioni i cui segni si possono ammirare visitando il suo centro storico, ricco di chiese e monumenti di epoche diverse.

E’ ormai discreta meta di turismo grazie anche ai recenti collegamenti low cost.

Oltre alla visita culturale però non devi assolutamente perderti le saline; si trovano in una riserva naturale gestita dal WWF e sono ancora attive.

Il paesaggio è molto particolare e suggestivo, da cartolina: vasche di colori diversi, i riflessi del sale, il mulino e gli operai che caricano sacchi sotto al sole.

Da Trapani poi puoi facilmente raggiungere le Egadi, prendendo uno degli aliscafi veloci in porto, dove puoi acquistare direttamente il biglietto, ma di questo ti dirò al prossimo post…


Foto di Simona Marsella, Trapani in notturna

Simona