Miniatura scritta – Foto dal sito internet Artelegno

La prima volta che ho visto le opere di Igor nella Hall dell’Hotel Nele a Ziano di Fiemme sono rimasta colpita sì dalla bellezza, ma soprattutto dall’originalità con cui aveva saputo unire parti così diverse fra loro in un modo estremamente armonico.

Tramite Stefania, la titolare dell’Hotel, sono riuscita a fissare un appuntamento per andare a vedere il suo laboratorio e fargli un’intervista.

Ho conosciuto un “ragazzo di montagna” che dimostra ancora meno anni di quelli che ha, molto disponibile, solare e pronto a farsi intervistare.

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Ciao Igor, vorrei sapere prima di tutto TU come ti giudichi??

Io sono un artigiano, un semplice artigiano del legno, gli artisti li lasciamo fare a chi si sente tale.

Benissimo, ma dimmi un po’ sei nato e cresciuto in questa bella Valle, raccontami…

Si, sono nato a Cavalese, il capoluogo di Fiemme, nel ’77 e sono sempre vissuto a Tesero dove mio papà da più di 45 anni fa lo scultore del legno.

In famiglia siamo in tre figli, due sorelle ed io.

Io come artigiano e mia sorella Lara come pittrice, abbiamo cercato di portare avanti la tradizione di famiglia, avendo la fortuna di avere un ottimo maestro.

Abbiamo frequentato la Scuola d’Arte a Pozza di Fassa, lei ha raggiunto la maturità io invece mi sono fermato ai primi tre anni perché poi ho frequentato per altri 3 una scuola di specializzazione sull’arte di lavorare il legno a Selva in Val Gardena.

Tornando al papà, mi dicevi che coltiva quest’arte da molto tempo, ma penso che l’inizio per lui sia stato molto diverso da tuo.

Si molti anni fa non c’era la possibilità di frequentare scuole specializzate, lui è stato un bravo autodidatta.

Era figlio di un falegname ed è andato in giovane età a “bottega come garzone” da un maestro scultore di Tesero che lavorava molto bene il legno.

Ha appreso pian piano l’arte, ha fatto molta “gavetta” ma è riuscito a mettersi in proprio divenendo uno scultore del legno molto apprezzato.

Igor, se buon sangue non mente, anche tu arriverai ben presto ad essere un ottimo scultore.

Papà Giuseppe lo è, io mi auguro di diventare bravo come lui e quindi di potermi considerare, prima o poi, tale.

Nel tuo laboratorio vedo diversi lavori, alcuni finiti, altri abbozzati, altri da terminare e altri soltanto da dipingere, ma la cosa che noto e che ho notato anche quando li ho visti esposti nella Hall dell’Hotel Nele è la tecnica innovativa, in parole povere non sono le solite sculture di legno…

Hai ragione, per questo tipo di lavorazione abbiamo l’ESCLUSIVA noi, l’ha inventata il papà, non è il classico bassorilievo, ma è traforato, noi lo chiamiamo “vuoto” per fare in modo che si veda di più la prospettiva.

Quest’anno abbiamo iniziato ad usare anche delle cornici vecchie recuperate da travi che usavano anticamente nei fienili per creare un abbinamento antico – moderno, colorato e di grande effetto.

Quale, o meglio, quali tipi di legno usi per realizzare le tue opere?

L’80% delle nostre sculture vengono realizzate con legno di tiglio, un legno da foglia che cresce anche nelle nostre zone, usiamo questo legno perché è compatto ma nello stesso tempo morbido da lavorare e quasi privo di nodi che per noi sono un grosso problema.

In alternativa a volte usiamo il legno di cirmolo che anche lui è originario dei nostri boschi.

I lavori che realizzi quando ti vengono commissionati seguono le direttive che ti danno i clienti oppure trovi anche persone che ti lasciano carta bianca e si affidano al tuo estro?

Io preferisco sempre avere delle “dritte” dai clienti, anche perché quando mi dicono “fai tu” ho sempre il dubbio che il mio gusto non incontri il loro e magari non so neppure di preciso dove hanno intenzione di posizionare l’opera.

Il 90% del nostro lavoro è su commissione per cui viene la persona con una foto, con un disegno, con uno schizzo e noi sviluppiamo il lavoro tenendo conto di tutto questo.

Abbiamo anche un catalogo con, in linea di massima, le opere che noi realizziamo, spaziamo dal sacro al profano, dalle statue alla pittura, ai murales su case… praticamente di tutto.

Toglimi una curiosità, quel “libro” che ho visto all’ingresso dell’Apparthotel Nele e che in un primo tempo pensavo fosse  davvero un leggio con un libro vero e non una scultura, ti è stato commissionato?

No, quello ha partecipato ad un concorso indetto dal Comune di Tesero che aveva come tema i presepi, io l’ho scolpito e mia sorella Lara l’ha dipinto e con quest’opera ci siamo classificati primi!

Abbiamo fatto un’opera simile per una chiesa di Monaco di Baviera, un Presepe fuori dal comune che adesso è esposto in questo edificio di culto in Germania.

Complimenti Igor, perché io non avevo mai visto nulla di simile e soprattutto per l’originalità, a questo punto ti chiedo con un panorama così vasto di opere hai fatto anche trofei per manifestazioni, commemorazioni e gare sportive?

Sì, certamente abbiamo avuto diversi ordini per varie manifestazioni, in questo momento ne sto ultimando uno che suggella un gemellaggio fra la Marcialonga e un Associazione Ciclistica Mantovana, con la mia scultura ho cercato di unire i due sport in un unico trofeo che verrà consegnato alla fine di gennaio durante lo svolgimento della famosa gara.

Tra le altre cose l’estate scorsa abbiamo scolpito i premi per un torneo di calcio in provincia di Bergamo, queste nostre opere sono una valida alternativa alle solite medaglie  e coppe.

Deduco a questo punto che siete famosi anche al di fuori dei confini della Val di Fiemme?

Famosi è una “parolona” diciamo che ci conosco anche al di fuori della nostra Valle.

Lavoriamo molto per la Val Gardena ma abbiamo fatto lavori anche per altre parti d’Italia, in particolare per la Sicilia e la Germania.

Naturalmente anche il vostro laboratorio è in rete, Igor ricordami il vostro sito così che tutte le persone che leggeranno questa mia intervista abbiano modo di vedere meglio le vostre opere.

Certo e lo ricordo benissimo

http://www.artelegnopaluselli.it/

siamo sempre a disposizione per qualsiasi informazione.

Altra cosa molto importante che volevo precisare è che le nostre sculture sono fatte esclusivamente a mano da me, da mio papà Giuseppe e dipinte da mia sorella Lara, sono dei pezzi unici marchiati con il nostro logo e forniti di certificato di garanzia che consegniamo al cliente nel momento in cui ritira l’opera.

Terminiamo con una domanda banale, ma che ci sta, da 1 a 100 quanta passione e quanto entusiasmo nello svolgere il tuo lavoro?

Ti rispondo che da 1 a 100 per me è 1000, personalmente lo ritengo il lavoro più bello che ci sia, è un lavoro stupendo dove tutto si crea dal niente e dove l’estro la fantasia e la manualità dell’artigiano hanno di che sbizzarrirsi.

Mentre intervistavo Igor è arrivato papà Giuseppe, ho conosciuto anche il capofamiglia di questi maestri scultori.

Un grazie a tutti e due per il tempo che mi hanno concesso e un in bocca al lupo per il loro lavoro futuro!

Ciao ciao
Fausta