Copertina del libro
Oggi ti voglio proporre una sorta di guida un po’ particolare perché in realtà è un libro.
Intanto la sua carta d’identità:
AUTORE: MARCO LODOLI
TITOLO: ISOLE – GUIDA VAGABONDA DI ROMA
CASA EDITRICE: EINAUDI
Marco Lodoli, romano classe 1956, laureato in lettere insegna a Roma.
Scrive poesie e il suo primo romanzo “Diario di un millennio che fugge”, (te lo consiglio!) vince il premio Mondello.
Oggi collabora con La Repubblica in cui ha una rubrica, nell’edizione romana, intitolata proprio “Isole”.
“Scantonare, ecco cosa ci piace fare: fuggire via dalla pazza folla e imboccare un vicolo a caso, gettare l’occhio in un cortile, frugare tra le pietre della città alla ricerca di un’isola nascosta.”
Il libro inizia così e ti dà subito un assaggio del soggetto e dello stile.
“Ogni tanto cerco di riconoscere un’isola nel grande mare della città: e possono essere quadri o alberi, libri o angoli in penombra, statue o fontanelle, luoghi che quasi si nascondono per non essere cancellati…”
Ti consiglio questo libro se sei già stato, almeno una volta, a Roma, perché sicuramente non puoi evitare un assaggio turistico convenzionale, ma se il tour Colosseo, San Pietro, Fori Imperiali e Villa Borghese l’hai già fatto, allora puoi prendere subito in mano questa piccola e strana guida.
Aprila a caso.
Ho letto e riletto questo libro e la sua meraviglia è che in qualsiasi punto è uno sguardo, uno scorcio, una pausa in questa città eterna.
Credo che uno dei modi migliori per visitare un posto, e so non essere solo una mia idea, sia quello di girarlo con chi, in quel luogo, ci vive.
In fondo anche tu ti senti un filo meno turista con macchina fotografica al collo e più esploratore e ospite.
Ma… anche se sei la persona più socievole del mondo, spesso non hai questa fortuna.
Se così fosse per Roma, ti ho trovato un ottimo “amico di carta”!
Lodoli con questo libro racconta e dipinge con parole degli angoli di Roma, dove forse non andresti mai e ti permette di immergerti nello spirito della città come se ci abitassi.
Abbandona la fretta di correre da un museo all’altro, lascia stare i consigli sul tour più veloce per vedere tutto, ma proprio tutto e sperimenta una delle isole.
Io ho imparato a tenere questo libro a portata di mano, le prime volte, e a infilarlo nella borsa: con tutte le “orecchie” alle pagine delle isole che mi avevano colpito e… quando mi sono trovata in prossimità di una di quelle che più mi ha colpito, ho fatto volentieri una deviazione per andare a godere dell’atmosfera descritta.
In realtà Isole non è solo una sintesi di luoghi particolari, poco narrati o tralasciati dalle migliori guide turistiche, ma è un modo differente di conoscere.
Le isole sono anche persone, abitudini o brevi aneddoti.
L’approccio quasi contemplativo è la cosa più significativa di tutto il libro e per questo il sottotitolo “guida vagabonda di Roma” ti suggerisce lo spirito che devi avere in questo tipo di “esplorazioni”.
Grazie al libro ho scoperto, ad esempio, la Chiesa anglicana di San Paolo entro le Mura in via Nazionale e davvero, come per magia, tra la Chiesa e il suo piccolo cortile mi sono catapultata in un’altra dimensione, lasciandomi lontane le luci dei negozi, l’amato traffico romano e gruppi di turisti in fila dietro ad un ombrellino alzato.
Lodoli crea la città nella città, piccole e grandi bellezze, che solo chi vive qui può aver osservato e conosciuto.
Ogni angolo diventa un racconto, lo spunto per spingerti alla scoperta di nuovi dettagli, forse impercettibili o solo per chi vuole girovagare facendosi quasi stregare dall’innegabile magia di Roma.
Isole è quella poesia che forse la guida con gli itinerari, il dove dormo dove mangio, anche se utile, spesso si dimentica di regalarci…
Una delle mie isole a Roma?
I ponti sul Tevere.
Stare lì in piedi, appoggiata al muretto, al tramonto, alla sera o in qualsiasi ora a guardare il corso del fiume: un modo splendido di respirare davvero Roma.
Articolo di
Irene