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La scorsa settimana ti ho parlato dell’Isola di Tavolara e l’articolo mi ha riportato alla mente quanto stare ai “suoi piedi”, pronti per un’immersione nelle sue acque limpide, o semplicemente osservarne la maestosità da un gommone, come cercare di avvistare un falchetto o una capra tra il bianco granitico, rappresenti un’esperienza fantastica.

Ma Tavolara è un’isola che non finisce mai di stupire, nemmeno di sera quando la luna si riflette sul mare e la brezza ti tiene sveglia/o.

E’ in queste sere di luglio che l’Isola ti invita a quello che da tanti anni è l’evento cinematografico dell’estate sarda.

Il Festival del Cinema di Tavolara, “Una notte in Italia” è nato nel 1991 grazie ai fratelli Navone desiderosi di dare uno spettacolo nell’Isola di Tavolara durante il periodo estivo; si pensò pertanto ad un concerto di musica sinfonica in mezzo al mare, che tuttavia si rivelò di difficile realizzazione decidendo di ripiegare sul cinema: nacque così “Una notte in Italia”.
Un giorno di proiezione ad agosto, due film in programma “La stazione” di Rubini e “Italia Germania 4-3” di Barzini.

A presentarli gli stessi protagonisti: Sergio Rubini, Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio.

Quest’ultimo, entusiasta della manifestazione consigliò agli organizzatori di contattare una giornalista di Ciak, Piera Detassis che diventerà la direttrice artistica del festival.

“Una notte in Italia” ha sempre mantenuto le prerogative di quel lontano 1991: tanto cinema italiano, alcune volte quello meno conosciuto o addirittura snobbato dalla grande distribuzione, il coinvolgimento di autori ed interpreti, la stessa cornice inimitabile ed affascinante, dove il pubblico rimane affascinato anche dallo schermo illuminato dalla luna.

Sull’Isola si presentano negli anni esordienti e grandi registi ed interpreti: Gabriele Salvatores, Francesca Neri, Maria Grazia Cucinotta, Kim Rossi Stuart, Massimo Ghini, Asia Argento, Silvio Orlando, Alessandro Barrico, Ivano Fossati, Claudia Gerini, Ferzan Ozpetek, Leo Gullotta, Claudio Amendola, Diego Abatantuono, Stefania Rocca, Valeria Golino, Alessandro D’Alatri sono solo alcuni degli ospiti che hanno animato le serate del festival del cinema di Tavolara.

Mi piace continuare a parlarti di questa “festa” prendendo a prestito le parole della direttrice Piera Detassis:

“Come diavolo abbiamo fatto a convincere un attore popolare, popolarissimo, per nulla presenzialista, perfino molto snob, a diventare il volto di quella manifestazione al punto di spostare fiction e set costosissimi pur di non mancare all’appuntamento?
E’ successo con Neri Marcorè e non direi che è uno che s’accontenta.
Forse anche lui ha capito che “Una notte in Italia” è quel briciolo di Utopia che ancora resta e che ogni anno ritrova miracolosamente la propria forma, i suoi giorni di follia, il proprio centro, il suo popolo.
Sì, io ci credo: esiste un popolo di Tavolara, gente che non ha voglia di Billionaire, ma di cultura incontaminata, di approccio ‘caldo’ e non snobistico, di baretto in piazza a notte fonda, dopo il rientro in barca, dove far giocare insieme pubblico e star.
Un popolo che ha scelto percezioni forti, inconsuete e le ha trovate nel mix di autori, attori e film gettati nell’arena di Tavolara e disposti a scherzare, giocare, discutere, bighellonare come tutti, raccontare il cinema come non si fa più, senza paroloni ma con un gesto di vita, una nuotata al largo, un incontro orchestrato in piazzetta, senza ordine del giorno nè scaletta ma cuore e mente reattivi.
Il tutto in un Regno separato, abbastanza selvatico da confondere ancora l’asprezza del maestrale con la forza impetuosa che hanno i film belli, capaci come il vento di scavare nella mente e nei cuori.
Tavolara è il mio punto di non ritorno, lì solo capisco che il mondo-marketing in cui tutti lavoriamo può forse molto, ma non può nulla contro la forza della passione quando intercetta naturalmente un desiderio collettivo.”

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Il festival, che si svolge nell’arco di tre serate, prevede la proiezione di due film a sera, e molti altri motivi di interesse: cortometraggi, dibattiti, mostre fotografiche, incontri con gli autori ed una intensa attività dopofestival, dedicata alla fiction, ai documentari e alla proiezione dei back stage dei film.

Negli anni si è avuto un decentramento della manifestazione nei territori dei comuni di Olbia, Porto San Paolo San Teodoro.

In pratica si è voluto realizzare un percorso di avvicinamento ai tre giorni finali di proiezioni su Tavolara, con la realizzazione di arene itineranti collocate su spiagge o località particolarmente accessibili e significative.

In questo modo si sono realizzati i cosidetti eventi collaterali del festival e quest’anno si inizia il 14 luglio:

– Alberto Vezzoni di Mammalapis fino al 23 luglio, presso il centro sociale di Porto San Paolo, terrà gratuitamente la Scuola di cinema per ragazzi dagli 11 ai 16 anni.

– Dal 20 al 25 luglio ad Olbia, in Via Porto Romano
si terrà la mostra: “Viaggi in Italia. Set del cinema Italiano 1941-1959”.

Mentre all’Isola di Tavolara potrai vedere:

“Una notte in Italia la storia, capitolo primo, 1991-2000. Ciak in mostra.”

– Sempre nella Piazza di Porto San Paolo dal 23 al 25 luglio “Un tè freddo con Ciak”: gli ospiti di “Una Notte in Italia incontrano il pubblico”.

La programmazione dei film parte invece mercoledì 21 luglio a San Teodoro, dove all’Oasi naturalistica “La peschiera”, alle ore 21,30 andrà in scena “I bambini della sua vita”, trailer in anteprima del film di Peter Marcias e Dieci inverni di Valerio Mieli, Ciak d’oro Bello e invisibile.

– Giovedi 22 luglio avrà inizio la proiezione dei film sull’Isola di Tavolara, che per l’appuntamento potrai raggiungere ad un prezzo intorno ai 10 euro con i barconi che per nelle ore precedenti i film faranno la spola tra il porticciolo e l’Isola.

Il primo film in programmazione è il bellissimo “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti che sarà preceduto dal trailer in anteprima del film “Dalla vita in poi” di Gianfrancesco Lazzotti; concluderà la serata “Il cielo è sempre più blù” di Antonello Grimaldi.

– Venerdì 23 luglio andranno in scena i due film italiani rivelazione della stagione: “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek e “Cosa voglio di più” di Silvio Soldini.

– La serata di sabato 24 luglio sarà aperta dal trailer in anteprima del film “Maschi contro femmine” di Fausto Brizzi, seguiranno poi risate a go go con “Genitori e figli, agitare bene prima dell’uso” di Giovanni Veronesi e “Io loro e Lara” di Carlo Verdone.

– Domenica 25 luglio la rassegna si chiude con “Viola di mare” di Donatella Maiorca e “Baciami ancora”di Gabriele Muccino

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Senza falsi proclami, posso dirti che “Una notte in Italia” è un’appuntamento da non perdere, e non solo per gli appassionati di cinema.

Sarà per la gente che numerosa vi accorre ogni anno (una media di 20.000 spettatori), sarà per la simpatia dimostrata dagli ospiti a loro agio in un ambiente selvaggio ma allo stesso tempo accogliente, sarà per quella brezza che richiede il classico “golfino”, ma questo è un appuntamento al quale non manco mai.

Mi raggiungi anche tu?

Articolo di
Bianca Ferracani