Foto di Stefano Liboni

Cento è una graziosa cittadina in provincia di Ferrara, famosa da moltissimi anni per un carnevale di tradizione e di folclore come ce ne sono pochi in Italia, uno dei più antichi ed entusiasmanti carnevali d’Europa, le sue origini storiche risalgono al addirittura al 1600.

Cento è gemellata dal 1993 nientemeno che con Rio de Janeiro, la patria del carnevale nel mondo e il carnevale di Cento ne riprende alcuni aspetti del clima, tipicamente trasgressivo e coinvolgente.

Il clima, di una enorme festa che coinvolge tutto il paese, si respira ogni fine settimana di febbraio e non si può non venirne immediatamente contagiati appena si mette piede in città.
La manifestazione è caratterizzata da una sfilata enormi carri allegorici, realizzati, durante tutto l’anno, dalle sei associazioni carnevalesche di Cento.

Sempre molto fantasiosi e attuali, il tema dei carri in cartapesta rispecchiano il gossip, la politica o altre attualità e, durante la sfilata al passaggio dei carri c’è un “gettito” a pioggia di regali (dolciumi, peluches e gadgets) che tutti si affollano e affannano a prendere.

La sfilata non è la sola attrazione, vi è un susseguirsi di eventi, spettacoli, musica, il tutto accompagnato dai sensuali balli delle bellissime ballerine brasiliane, gli spettacoli si svolgono nella piazza o per le vie del centro e di solito sono presentati o vedono la presenza di personaggi di fama nazionale e internazionale.

Quest’anno il carnevale, che compie vent’anni, inizia domenica 31 gennaio e a seguire altri cinque appuntamenti il 7, 14, 21, 28 di febbraio.

Ecco il programma ufficiale:

L’evento ha inizio la quinta domenica che precede la Quaresima.

Ogni domenica, sfilano i carri allegorici in cartapesta preceduti dai balli delle società.

Tra le tradizioni più famose c’è quella del “Gettito”, che consiste nel lancio di caramelle e gadget dai carri al pubblico.

La terza domenica le società si esibiscono in piazza con una coreografia e l’ultima domenica si premia il carro vincitore, che ha il privilegio di partecipare al Carnevale di Rio de Janeiro nella famosa e caotica “Notte dei Campioni” del Sambodromo.

Poi, si dà fuoco alla maschera tradizionale del Carnevale di Cento, Tasi, che prima di essere bruciato legge un testamento in dialetto secondo il quale lascia la sua eredità ai personaggi famosi del paese.

La festa si conclude con i fuochi d’artificio nel Piazzale della Rocca di Cento.

Per ulteriori informazioni ecco un paio d’indirizzi:

=> Carnevale di Cento – La Storia
=> Carnevale di Cento

Articolo di
Alessia Scarparo