Foto di tonifano
In Italia il Carnevale vanta una lunga ed antica tradizione; in ogni angolo del nostro paese si celebra questa festa della quale ti ho già parlato lo scorso anno con due destinazioni insolite ma decisamente affascinanti.
Il Carnevale piu’ antico d’Italia parrebbe essere (il condizionale è d’obbligo quando si parla di primati!) quello di Fano.
Il primo documento nel quale vengono descritti festeggiamenti tipici del Carnevale nella città, risale infatti al 1347 e secondo la leggenda prese il via da un episodio di riconciliazione tra due importanti famiglie del tempo, i Del Cassero e i Da’ Carignano.
I festeggiamenti del carnevale hanno preso forma negli anni fino al 1872 anno in cui si decise di creare un comitato incaricato dell’organizzazione dell’evento.
Le caratteristiche di questo carnevale sono rappresentate anzitutto dai quintali di caramelle e cioccolatini che dai carri piovono durante le sfilate tanto da presentarsi sul sito ufficiale:
come “divertimento a getto continuo”.
Un altro elemento originale del Carnevale fanese è il caratteristico pupo, detto “vulon”, una maschera che rappresenta sotto forma di caricatura i personaggi più in vista della città e che insieme alla “Musica Arabita” (una banda musicale che utilizza strumenti di uso comune quali barattoli di latta, caffettiere, coperchi) rallegra questo tipico carnevale.
La “musica arabita” nacque per reazione a quella dei ricchi che nelle serate di gala si dilettavano ad ascoltare opere musicali accompagnate da violini, arpe e pianoforti.
Fu proprio per reazione del popolo a quelle manifestazioni dei patrizi nei ricchi salotti, ma soprattutto per l’insofferenza per quella musica melodica che si ebbe la prima reazione: nacque così la “Bidonata “, una specie di complesso che faceva musica con tubi di ferro, barattoli e bidoni, allo scopo di prendere in giro i ricchi, satireggiando i loro delicati strumenti.
La banda si dissolse per parecchi anni fino al 1921 anno in cui alcuni giovani ripresero la tradizione fino ad organizzarsi in un vero e proprio gruppo alla fine degli anni 50, rispolverando una musica che rappresenta un esempio dell’umorismo dei fanesi.
I carri, realizzati in cartapesta dagli abili maestri fanesi, animano la manifestazione che si conclude con una festa di luci e colori.
Una curiosità: a Fano l’Associazione Carristi ha avviato sul finire degli anni ’90 “la Scuola della cartapesta” un corso tenuto dai Maestri carristi allo scopo di tramandare ai piu’ giovani l’arte della lavorazione della cartapesta in modo di valorizzare le professionalità artistiche e creative di nuovi soggetti che possano operare per il Carnevale, e non solo.
Una iniziativa che tutela il patrimonio delle esperienze di questi Maestri Carristi e che potrai premiare recandoti a Fano per le sfilate dei carri allegorici che quest anno si terranno il 31 gennaio, il 7 e il 14 febbraio.
Articolo di
Bianca Ferracani