ATTENZIONE:
Alcuni racconti inviati risultano già pubblicati su altri siti di viaggio (es: Turisti per Caso, Ci Sono Stato, ecc…).
In questi casi ho deciso di pubblicare solo le prime righe dello stesso per evitare i famosi “contenuti duplicati” e poi aggiungere il link alla continuazione verso il sito corrispondente.

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Estate Scorsa

Se penso ad un racconto di viaggio da descrivere mi viene subito alla mente l’estate scorsa…

La vacanza procedeva magnificamente e per il 12 agosto avevamo prenotato la nostra avventura, così svegliati dal telefono alle 4 e 10, ingurgitiamo qualcosa in attesa che ci passino a prendere.

Gli organizzatori non tardano, eccoli con la macchina rivestita internamente di tappeti e i dadi di pelo rosa appesi allo specchietto; sono già presenti a bordo altre 3 persone assonnate almeno quanto noi.

L’emozione però inizia a farsi sentire, non vedo l’ora di essere al campo.

Dopo circa un’ora eccoci arrivati in una distesa vastissima, ogni 20 metri circa macchie colorate iniziano a prendere forma, ci sono tantissime persone che si muovono freneticamente!

Noi veniamo condotti in un punto dove ci aspetta del thè caldo, brioche e biscotti.

Davanti a noi un gigantesco telo arancione, giallo e rosso, un grande cesto…e una fiamma!

Avete capito?

Sto per salire su una mongolfiera!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

A questo punto il mio cuore è in agitazione, sono felice come una bambina davanti all’albero di Natale!
Ormai da mesi pregustavo questo momento.

Appena prenotato l’albergo a Goreme in Cappadocia avevo iniziato a sognare palloni e voli nel cielo, così euro su euro avevo risparmiato quanto necessario per regalarmi questa emozione.

E adesso sono qui!!

Assistiamo a tutti i preparativi, il telo a poco a poco si gonfia con l’aria, la fiamma è forte e quando gli si da gas fa un rumore assordante!

Intorno a noi si stanno formando una trentina di mongolfiere, alcune sono degli stessi colori della nostra altri sono completamente bianchi, altri a righe, c’è una miriade di un colore intorno a noi!!!!!

E’ magnifico.

Tutti pronti?

Saliamo sulla mongolfiera scavalcando il bordo del cesto, su ognuna ci stanno 16 persone più il pilota.

Il nostro pilota è inglese e si chiama John, uomo affascinante che ci da alcune indicazioni sul giusto comportamento a bordo.

Una fiammata potente, il calore ci avvolge in questo mattino ancora fresco, ci solleviamo da terra lentamente e come noi anche gli altri palloni.

Nel giro di poche decine di secondi tutte le mongolfiere si librano in aria.

Che spettacolo! Questa immagine rimarrà per sempre vivida nella mia mente!

Assistiamo all’alba per almeno 10 volte, questo perché cullati dal vento saliamo e scendiamo nelle diversi valli della Cappadocia.

I colori sono indescrivibili: il rosa e il rosso di ogni tonalità si fondono con il nero della notte colorando di un tenue giallo-azzurro il cielo.

Accarezziamo la terra osservando labirinti di torri e  crepacci, analizzando i fiabeschi camini delle fate in ogni variante, visitiamo dall’alto Goreme e Urgup.

A volte siamo altissimi e tutto sembra in miniatura, persino gli altri palloni, altre volte siamo così vicini alla terra che riusciamo a vedere una volpe, con la sua coda rossa nascondersi tra i funghi di pietra.

Volare è una esperienza indimenticabile, rimaniamo sospesi a volteggiare nel nulla per un’ora, assaporando ogni secondo.

L’aria comincia a riscaldarsi si prevede una giornata molto calda, però questo significa che la mongolfiera richiede molto più gas per stare in alto e noi il gas l’abbiamo quasi finito!

Il pilota decide che è ora di atterrare.

Di sicuro non si può parlare di atterraggio d’emergenza perché non c’è stato un solo secondo in cui abbia avuto paura.

Tuttavia non siamo arrivati dove era previsto il nostro arrivo ma in uno spiazzo con sterpaglia e piante secche.

Il pilota parla con il suo team a terra con la radio e comunica le coordinate per venire a recuperarci.

Arrivato lo staff  col furgone scendiamo uno a uno dal pallone dopo di che viene sgonfiato con molta calma per paura di danneggiarlo.

Per concludere questa emozione meravigliosa  ci offrono un bicchiere di spumante mentre ci viene consegnato un certificato di volo che attesta il nostro battesimo dell’aria.

E’ stata un’avventura eccezionale, ricca di emozioni che mi ha arricchito l’anima.

Ancora oggi ripensandoci mi luccicano gli occhi e il cuore rivive quei battiti, ecco, mi sono commossa….

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A domani per un nuovo racconto di viaggio,

Un saluto
Cristiano