Foto di Alessandro Spolaore

Foto di Alessandro Spolaore

I diamanti sono quelli del “Palazzo dei Diamanti“, così denominato dalla particolare forma dei circa 8.500 blocchi di marmo che compongono il suo singolare rivestimento a bugne sfaccettate, alludendo all’emblema estense del diamante.

E’ uno degli edifici rinascimentali più famosi al mondo, progettato da Biagio Rossetti, il palazzo fu costruito per conto di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I d’Este, a partire dal 1493, e costituisce il centro ideale della cosiddetta “Addizione Erculea”, vero e proprio raddoppio della città che Rossetti concepì per il duca.

Infatti è situato sull’importante incrocio chiamato “Quadrivio degli Angeli“, proprio per valorizzare il maggiore crocevia dell’”Addizione”, nella stessa visione vi è l’accentuazione dell’angolo del palazzo, attraverso l’inserimento delle due candelabre finemente scolpite e interrotte a metà altezza dal balconcino, che attira l’attenzione sulla dimora estense.
I capolavori invece li potete trovare sia al piano nobile con la Pinacoteca Nazionale, che conserva una collezione storico-artistica di eccezionale valore, sia al piano terra con la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, sede di prestigiose esposizioni temporanee.

In questo momento, e fino al 22 febbraio 2009, c’è una mostra molto bella e che sta riscuotendo parecchio successo dal titolo “Turner e l’Italia”, avete ancora pochi giorni per visitarla ma a chi abita nei dintorni consiglio di farci un salto.

Le 91 opere di Joseph Mallord William Turner, artista inglese nato nel 1775 e morto nel 1851, considerato il più geniale interprete della pittura romantica, sono avvolte da un’atmosfera blu di Prussia molto intenso, luminoso ed avvolgente che valorizza i capolavori esposti.

Anche l’illuminazione delle sale e dei quadri è sapientemente studiata per dare maggior luce ai dettagli pittorici e una soffusa penombra alle persone nella sala, in modo che l’attenzione sia tutta concentrata sulle tele.

La rassegna, come suggerisce il titolo, evidenzia l’influenza che l’Italia ha avuto su Turner, ancor prima che l’artista iniziasse la sua lunga serie di viaggi nella nostra Penisola.

Il percorso espositivo presenta dipinti, acquerelli, taccuini, incisioni, documenti e libri illustrati provenienti da collezioni pubbliche e private di ogni parte del mondo, a cominciare dalla Tate Gallery di Londra, proprietaria della più grossa collezione dell’artista che la scelse come destinataria delle opere di sua proprietà dopo la morte.

Vieni così proiettato in un viaggio virtuale che tocca mete come Londra, appunto, Edimburgo, Philadelphia, Washington, Parigi, Melbourne concentrando in un’unica sede, Ferrara, opere e luoghi che non avresti potuto altrimenti vedere o toccare con l’immaginazione.

Come ho già detto a Palazzo dei Diamanti le mostre temporanee sono molte e varie, quindi se non riuscite ad andare ad assaporare la magia inglese di Turner potete comunque tenervi aggiornati sulle prossime esposizione direttamente sul sito ufficiale del Palazzo:

=> Palazzo dei Diamanti – Ferrara

Articolo di
Alessia Scarparo