Nella preparazione del mio viaggio in Rajastan mi ero ripromessa di non mancare all’appuntamento con l’esperienza del treno indiano.
Vecchio retaggio coloniale inglese?
Ammasso di gente che viaggia stipata in vagoni piccoli e poco areati?
Dovevo dare risposta a queste domande e così ho iniziato a verificare su internet la possibilità di percorrere un tratto del Rajastan con questo mezzo; in realtà la mia ricerca ha portato ad un altro risultato.
Una serie di scoperte e curiosità sulla linea ferroviaria indiana, una tra le più estese reti ferroviarie del mondo.
Nato per esigenze commerciali, legate al trasporto del cotone grezzo dall’India alla Gran Bretagna, ma anche dal bisogno di spostare rapidamente truppe e personale man mano che gli inglesi incrementavano gli affari nel subcontinente, il sistema ferroviario indiano è un gigante di oltre 8.350 treni che ogni giorno percorrono circa 80.000 chilometri con a bordo più di 15 milioni e mezzo di passeggeri.
I treni merci invece trasportano oltre 2 milioni di tonnellate di prodotti.
Per render meglio l’idea, ciò significa che in totale, treni merci e treni passeggeri percorrono ogni giorno tre volte e mezzo la distanza terra-luna! Mica male!
Ma questa non è l’unica ragione per la quale è conosciuta la rete ferroviaria indiana.
I colonizzatori inglesi per sfuggire alle torride temperature indiane amavano trascorrere le vacanze al fresco delle montagne e per permetter loro spostamenti rapidi e confortevoli nacquero i “toy trains”, i treni giocattolo, che ancora oggi si muovono su vecchie rotaie.
Così per esempio nell’India meridionale troviamo i fantastici e pittoreschi treni che operano lungo 4 ferrovie in miniatura, costruite ai tempi d’oro dei Maharaja.
Il percorso va da Delhi, Bombay, Calcutta e Madras, attraverso la giungla e il deserto, poi i treni raggiungono Shimla, la capitale dell’India britannica, Ootacamund nel Nilgiris attraverso le piantagioni di tè e caffè, Matheran, un centro collinare vicino Bombay e Darjeeling nell´Himalaya orientale lungo una linea ferroviaria che si inerpica su rotaie che sono ad appena 61 centimetri l’una dall’altra, con una pendenza di un metro ogni 22,5, fino a Ghoom, la più alta stazione ferroviaria dell’India, a 2.258 metri sopra il livello del mare.
C’è poi il lussuosissimo Palace on Wheels, costruito per i Maharaja e i Viceré dell’India, che percorre in 7 giorni il Rajasthan, dove i re guerrieri Rajput costruirono splendidi palazzi e fortezze.
Maggiori informazioni le trovi al seguente indirizzo:
E infine c’è il Royal Orient, il treno che porta nelle più belle città del Rajastahn e del Gujarat partendo da Delhi, con un viaggio che dura una settimana.
Ecco il sito internet ufficiale:
=> Royal Orient
Ma la rete ferroviaria indiana è fatta soprattutto di vagoni e vecchie carrozze con i sedili ancora in legno e ferro.
Non mancano comunque i treni rapidi (Special Express e Express Mail) che, puntuali e dotati di aria condizionata, fermano solo nelle grandi città.
Non perdere la seconda parte di questo articolo con decine di consigli pratici e informazioni per organizzare e vivere un viaggio in treno attraverso l’India.
Articolo di
Bianca Ferracani